Contrariamente all’interpretazione tradizionale di Adam Smith, nel soggetto smithiano coesistono coerentemente valori morali e interessi economici. Il perno dell’unità di tale soggetto risiede nella virtù della prudenza. Questa virtù, concepita come il perseguimento degli interessi personali che lo spettatore imparziale ha approvato e considerata congiuntamente al processo di maturazione morale individuale, è la guida che il soggetto adotta nella determinazione di ciò che deve a se stesso e ciò che deve agli altri all’interno del proprio personale progetto di vita.