Con la sentenza in commento, la Corte di Giustizia dell’UE dichiara che non sono discriminatorie sulla base della nazionalità le clausole geografiche che limitano la copertura assicurativa della responsabilità civile del produttore di dispositivi medici ai danni verificatisi in uno Stato membro. Pur chiarendo la portata del divieto antidiscriminatorio ex art. 18 TFUE, fornendo delle indicazioni operative chiare a produttori e assicuratori, la sentenza comporta, di fatto, un diverso grado di tutela dei danneggiati da dispositivi medici difettosi, su base geografica. Per prevenire esiti di tutela di fatto discriminatori, è auspicabile un intervento normativo europeo che preveda un obbligo assicurativo a carico dei produttori di dispositivi medici.
Le “chiocciole di Bobek”: il principio europeo di non-discriminazione tra assicurazione, responsabilità civile e dispositivi medici
Andrea Parziale
2021-01-01
Abstract
Con la sentenza in commento, la Corte di Giustizia dell’UE dichiara che non sono discriminatorie sulla base della nazionalità le clausole geografiche che limitano la copertura assicurativa della responsabilità civile del produttore di dispositivi medici ai danni verificatisi in uno Stato membro. Pur chiarendo la portata del divieto antidiscriminatorio ex art. 18 TFUE, fornendo delle indicazioni operative chiare a produttori e assicuratori, la sentenza comporta, di fatto, un diverso grado di tutela dei danneggiati da dispositivi medici difettosi, su base geografica. Per prevenire esiti di tutela di fatto discriminatori, è auspicabile un intervento normativo europeo che preveda un obbligo assicurativo a carico dei produttori di dispositivi medici.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DR 2 2021.pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
PDF Editoriale
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
971.75 kB
Formato
Adobe PDF
|
971.75 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.