Rifiuto di emotrasfusioni per motivi religiosi: l'autodeterminazione del paziente in un’emergenza

Con la sentenza in commento, la Corte europea dei diritti dell’uomo torna ad affrontare il delicato tema del rifiuto dei Testimoni di Geova di sottoporsi a emotrasfusioni. In particolare, la decisione riguarda il caso di una paziente che veniva sottoposta a emotrasfusione a seguito di un ricovero d’urgenza, nonostante la stessa avesse manifestato il suo rifiuto. La Corte condanna lo Stato spagnolo per violazione degli articoli 8 e 9 CEDU, in quanto il procedimento che ha condotto all’autorizzazione del trattamento non ha mostrato un sufficiente rispetto per l’autodeterminazione della paziente. Sebbene il dispositivo della sentenza in commento sia favorevole alla ricorrente, l’argomentazione sottesa, tuttavia, sembra discostarsi da taluni precedenti della Corte in materia di autodeterminazione terapeutica dei Testimoni di Geova, assumendo una posizione maggiormente paternalistica, che dà particolare risalto all’obbligo positivo dello Stato di proteggere la vita e la salute degli individui.