La tecnologia ha riempito la vita in molti dei suoi aspetti significativi. Un’invasione che non è soltanto una piena di oggetti e manufatti, bensì il passaggio di visioni e rappresentazioni. Linguaggi artificiali, sistemi cibernetici, ibridazioni tra esseri umani e computer. L’approdo prossimo che si staglia all’orizzonte è quello del cyborg, un essere umano che è stato potenziato – senza alcun intervento sul suo dna – con l’impianto nel suo organismo di componenti meccaniche ed elettroniche. Non è però certo se il mito della scienza incarnato dal cyborg sia frutto di questo nostro tempo. È questo forse l’interrogativo al fondo del presente lavoro. Una domanda che è all’unisono anche il principio di una ricerca: immergersi nel presente della nostra scienza e della nostra cultura per andare a rinvenirne le tracce mitografiche che portano indietro, verso un passato da ricostruire, magari ripensare. È un viaggio genealogico nelle narrative collettive di culture passate, che rivela figure – come il Golem – di umani ed umanoidi, ibridi ma dalla configurazione coesa. Questo libro èappunto il resoconto di quel viaggio. Si è iniziato con alcune testimonianze antiche e pre-moderne – sia bibliche, sia talmudiche, sia kabbalistiche – dell’antropoide artificiale. Di queste figure si è poi estrapolatoil mitologema che ne è alla base, il quale è servito come criterio etico-politico di comparazione con le creature artificiali ed ibride del nostro presente e del futuro prossimo.
Dal Golem ai cyborgs. Trasmigrazioni nell'immaginario
HENRY, Barbara
2013-01-01
Abstract
La tecnologia ha riempito la vita in molti dei suoi aspetti significativi. Un’invasione che non è soltanto una piena di oggetti e manufatti, bensì il passaggio di visioni e rappresentazioni. Linguaggi artificiali, sistemi cibernetici, ibridazioni tra esseri umani e computer. L’approdo prossimo che si staglia all’orizzonte è quello del cyborg, un essere umano che è stato potenziato – senza alcun intervento sul suo dna – con l’impianto nel suo organismo di componenti meccaniche ed elettroniche. Non è però certo se il mito della scienza incarnato dal cyborg sia frutto di questo nostro tempo. È questo forse l’interrogativo al fondo del presente lavoro. Una domanda che è all’unisono anche il principio di una ricerca: immergersi nel presente della nostra scienza e della nostra cultura per andare a rinvenirne le tracce mitografiche che portano indietro, verso un passato da ricostruire, magari ripensare. È un viaggio genealogico nelle narrative collettive di culture passate, che rivela figure – come il Golem – di umani ed umanoidi, ibridi ma dalla configurazione coesa. Questo libro èappunto il resoconto di quel viaggio. Si è iniziato con alcune testimonianze antiche e pre-moderne – sia bibliche, sia talmudiche, sia kabbalistiche – dell’antropoide artificiale. Di queste figure si è poi estrapolatoil mitologema che ne è alla base, il quale è servito come criterio etico-politico di comparazione con le creature artificiali ed ibride del nostro presente e del futuro prossimo.File | Dimensione | Formato | |
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